Nella cultura cinese si pensa che la crisi rappresenta un’opportunità.
Questo periodo di pandemia sta rendendo sempre più chiaro come sia importante prendersi cura di se, non solo sul piano fisico ma anche quello psicologico. Non ci sono solo agenti esterni come batteri, virus e funghi che possono compromettere la nostra salute ma anche fattori interni come le emozioni e l’alimentazione. Infatti più siamo intossicati e più il nostro corpo si “ammala” ovvero crea sintomi per cercare di eliminare tossine dal organismo.
Quello che interpretiamo come malattia è spesso un tentativo del corpo di isolare (per es creando una massa) o di eliminare il problema (per es in forma di “influenza”, o di una cistite o diarrea). Se noi lo blocchiamo in questo processo rischiamo di aggravare la situazione e indebolire il corpo per esempio con un uso smoderato e prolungato di farmaci. Se al contrario lo aiutiamo prendendoci cura del nostro benessere psico-fisico il corpo avrà sempre meno bisogno di ammalarsi e ci sentiremo molto più energici.
La salute infatti non è solo l’assenza di sintomi (o malattia) ma anche lo stare bene in tutti sensi, sentirsi felici.
La medicina cinese, in particolare l’agopuntura stimola non solo il corpo a funzionare meglio ma anche il nostro cervello a rendersi conto di cosa ci fa bene e cosa no, a intraprendere cambiamenti nella nostra vita che ci permettono di guarire veramente.
Per questo l’agopuntura non ha un campo di applicazione limitato per es al trattamento del dolore, ma può trattare tutti i sintomi appunto perché si rivolge alla cura del individuo in tutti i suoi aspetti.